Antico Portale, l’ospitale raffinatezza umbra in un accogliente Borgo Medievale


Umbria, terra di spiritualità intensa e orgoglio laico. La dolcezza di questa regione d’Italia così particolare e inconfondibile per la sua identità che è retaggio di millenni di civiltà tra Umbri, Etruschi, Sabini e Romani, si staglia tra tante anime diverse. Ma l’Umbria sa essere discreta per i suoi lunghi silenzi, per quel senso di riservatezza che si riflette in un quotidiano che è sempre rispettoso della persona, delle sue esigenze di vivere una vita a dimensione d’uomo. Ci sono angoli che sembrano fatti apposta per ispirare poeti e pittori, perché qui, in questo angolo di mondo, c’è l’ingegno che fa capo all’umiltà di saper costruire ogni cosa senza mai risparmiare la fatica. E’ il regno del far bene le cose senza tanti squilli di tromba, quasi eguali al silenzio e la discrezione che si avverte quando attraversi le stradine e i cunicoli che si rispecchiano nelle graziose vecchie case in pietra. E poi i campanili, le chiese, le tante terrazze che ti fanno scorgere in lontananza la dolcezza delle colline e l’immensità del verde che si accompagna ad alberi d’ulivo talora anche secolari. Arte e cultura sono poi il vanto dell’Umbria, capaci di accompagnarti in un viaggio fantastico tra splendori architettonici, capolavori di pittura ed eventi culturali che incuriosiscono e invogliano a conoscere, a sapere sempre più di questa terra ricca di tempo. Medioevo e Rinascimento sembrano rincorrersi nell’immaginario collettivo di questa Umbria che è cuore pulsante di storia, di cultura, di religione. E così, preso da tanta magnificenza, quasi non capisci bene quale luogo visitare prima, così tanto si respira in ogni dove di questa particolare terra antica, la sua bellezza e il fascino capace di avvolgerti senza forzature esterne. Perugia, Gubbio, Assisi, Spoleto, Terni, Todi, Orvieto, Città di Castello, ogni comune dell’Umbria riserva splendide sorprese come chiese, palazzi e musei che sono Patrimonio dell’Unesco. E poi, quando sei stanco del tanto scoprire angoli di grande bellezza culturale, ecco che ti viene voglia di riposarti in un luogo tranquillo, capace di soddisfare le più basilari esigenze dello star bene. Non per caso capitiamo ad Acquasparta, un paesino in provincia di Terni. Questo piccolo centro di 4.684 abitanti che fa parte dei Borghi più belli d’Italia e dove anticamente ci si curava con le acque delle Fonti dell’Amerino, oggi sembra un luogo fuori dal mondo reale. Il silenzio è di casa, quasi fosse l’esigenza di ogni abitante di questo luogo in cui persino i passi rimbombano ovattati tra le pareti di pietra antica, delle case tanto vicine l’una all’altra che si trovano tra i saliscendi dei tanti cunicoli. Eppure qui, proprio quando meno te lo aspetti, in Via Colonna 13 trovi il Bed & Breakfast Antico Portale che fa per te. Incuriositi dalla particolarità esterna di questo posto seminascosto e avvolto dal silenzio, bussiamo ed entriamo. Ad accoglierci c’è Chiara, una persona che ispira subito simpatia per la sua loquacità e il suo modo di fare con i clienti. Ci piace questo luogo situato in un palazzo cinquecentesco, nel pieno centro storico di Acquasparta a pochissimi passi dalla piazza principale. Il B&B si sviluppa in due livelli: il primo piano è suddiviso in due mini suite molto intime, particolari, che sono dedicate alle muse ed alle arti a loro collegate; la mini suite della Musica e la mini suite della Poesia Epica. Entrando resti affascinato dalla cura dei particolari dove ogni cosa è posta a tema, mai raffazzonata e mai posta con insignificante forma banale. Gli interni sono tutti curati in stile Provenzale. Dalle porte, ai letti in ferro battuto, ai comodini, agli arredi e alle lampade che diffondono luce soffusa, c’è tutto un susseguirsi di delicato senso dell’ospitalità. E così decidiamo di fermarci per gustare l’ovattato coinvolgimento che ci fa sentire a nostro agio. Mille e una sono le attenzioni di Chiara, preoccupata di farci stare bene in questo luogo del quale prima non conoscevamo neppure l’esistenza. Dopo aver trascorso la notte in tutta serenità, al mattino ci accomodiamo nella piccola stanzetta sotterranea che si raggiunge attraverso una scala di legno a forma ricurva. Pochi tavoli, poco spazio, ma quanto ordine e quanta cura dei particolari. Ci sediamo con l’invitante profumo delle brioche appena sfornate, che da lì a poco avremmo gustato assieme a un cremoso cappuccino caldo, torte fatte in casa dalla mamma di Chiara, fette biscottate con burro e marmellata e tante altre cose che ti fanno cominciare bene la giornata. Ma la compagnia di Chiara, la sua loquacità e l’attenzione nell’intrattenerci con discrezione, è come la ciliegina su una torta che è già completa di tutto. Dopo colazione è già ora di partire. Altri luoghi dell’Umbria ci aspettano, ma qui, all’Antico Portale di Acquasparta è come aver lasciato qualcosa che quasi senti tuo, che ti appartiene per un idem sentire che hai trovato in ogni angolo di queste antiche mura rifatte con grande senso della cura dei particolari. Salutiamo Chiara e la ringraziamo per averci accolto e ospitato con quella cura e quell’attenzione che in genere va oltre il semplice rapporto distaccato tra portiere d’albergo e cliente. Qui c’è l’anima dell’Umbria, c’è la sobrietà e la semplicità della gente che è l’emblema di una terra unica che è orgoglio della nostra Italia.

Salvino Cavallaro

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